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Sezione A.N.A. di Vicenza "Monte Pasubio"
GALÀ A.N.A e CAROSELLO
FANFARA CONGEDATI BRIGATA "CADORE"



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Articolo

Vicenza, 30 Giugno 2018
Carosello e Concerto della
FANFARA DEI CONGEDATI DELLA BRIGATA CADORE
di Monica Cusinato
È sempre emozionante ascoltare le fanfare alpine, che siano in servizio o in congedo, ma la fanfara dei congedati della indimenticata Brigata Cadore ha il potere di sciogliere gli animi, anche i più duri degli alpini tutti d’un pezzo, sia perché la gran parte dei soci della nostra sezione ha fatto parte della disciolta Cadore, sia perché, inevitabilmente, per quando ostico sia stato il periodo del servizio di leva, quegli squilli, i tamburi e musiche riportano alla mente “la mejo gioventù”, quel passaggio dall’adolescenza all’essere uomini, perché la naia forgiava il carattere, per certi versi ti rendeva autonomo, ti insegnava a stare insieme a tanti altri con tante teste, mentalità e culture diverse dalla tua. E poi tutto ciò te lo porti appresso tutta la vita. E col tempo e con la saggezza anche le carognate dei “nonni” o dei comandanti un po’ più rognosi di altri, diventano ricordi piacevoli e riesci anche a sorriderci su. E questo è stato il sentimento che ha accompagnato il concerto della fanfara Cadore sabato 30 giugno nella suggestiva cornice di Villa Curti Ghislanzoni a Bertesina, fortemente voluto dall’inossidabile Generale c.a. Domenico Innecco, già comandante della Brigata Cadore e delle Truppe Alpine, per congedarsi dalla presidenza della Lega Italiana per la lotta ai tumori di Vicenza, dopo più di 4 lustri saldamente al comando. E per congedarsi ha voluto attorno a sé i “suoi” alpini, e tutte le persone che grazie al lavoro delle LILT hanno lottato contro il “male oscuro”.
Le musiche proposte hanno proposto un gustoso viaggio nello spazio geografico e nel tempo, raccogliendo consensi e applausi. Il ricavato del concerto è stato devoluto alla Lilt stessa per finanziare la ricerca contro il cancro. Nel saluto di commiato il Generale Innecco ha ringraziato dal profondo del cuore tutti i collaboratori della LILT, ma soprattutto Egli ha ricevuto i ringraziamenti degli alpini della sezione di Vicenza, patrocinante dell’evento, rappresentati dal presidente Luciano Cherobin, per il particolare affetto e la fattiva collaborazione dimostrati in questi anni. Il Presidente Cherobin ha poi ringraziato, tra gli altri, l’alpino Franco Mietto, capogruppo di Borgo Casale e volontario LILT, perché con la sua costante presenza in Lega ha fatto da trait d’union tra gli alpini e la prevenzione, cosa che ha permesso a molti di loro di salvarsi da un infelice destino.
Il Comune di Vicenza è stato rappresentato dal neo assessore alle attività sportive Matteo Celebron che ha auspicato il ritorno di un’adunata nazionale a Vicenza. Presente inoltre il sindaco di Torri di Quartesolo, Ernesto Ferretto, la cui comunità e gruppo alpini hanno ospitato logisticamente i suonatori nei giorni della loro permanenza, conclusasi domenica 1 luglio con la partecipazione all’annuale cerimonia al Sacrario del Pasubio organizzata dalla Fondazione 3 novembre 1918, presieduta sempre dal Generale Innecco.
Non sono mancati la simpatia e il cameratismo goliardico tra Innecco ed il presidente della fanfara m.llo Fiorello De Polloni: “quanti cazziatoni ti ho fatto, maresciallo!” ha scherzato Innecco – “ma sappiate che quando arriverete nel Paradiso di Cantore, troverete il Comandante più “rompi” ad attendervi alla porta: io sarò là”. Caro Generale, la Sua energia vitale le darà ancora molti anni da passare qui con noi e poi, quando succederà per tutti l’unica cosa certa della vita, saremo ben felici di ritrovarla, scattando sull’attenti per salutarla, per poi abbracciarla fraternamente.

versione 6.1 - 11 Febbraio 2018
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